“Da alcuni anni abbiamo recuperato un processo biochimico molto complesso, che sottraendo la principale energia su cui si base la nostra produzione di molecole altamente energetiche nel corpo, cioè i glucidi, fa shiftare (deviare NDR) la nostra produzione di energia verso un altro grande deposito di una ricchezza spesso poco sfruttata che sono i lipidi.“
Di dieta chetogenica si parla molto, soprattutto su Internet. E spesso non del tutto a proposito. Abbiamo voluto approfondire l’argomento e chiarirne alcuni degli aspetti meno noti con uno dei maggiori esperti italiani, proponendovi un’intervista esclusiva sul nostro canale YouTube con la Prof.ssa Maria Cristina Mele (Direttore della UOS di Nutrizione Avanzata in Oncologia – Policlinico Gemelli IRCCS).
Qual è il principio fondamentale della dieta chetogenica?
“Noi stiamo utilizzando molto frequentemente questa dinamica di riduzione drastica della quota glucidica della dieta” ci chiarisce la Prof.ssa Mele “quindi, andiamo a completamente abolire nei pazienti, con particolare indicazione, le fonti di cereali, le fonti di frutta, lasciando soltanto piccole quantità di alcuni tipi di verdura a basso contenuto di carboidrati, e mantenendo in vita i soggetti “soltanto”, si fa per dire, con fonti proteiche e con fonti lipidiche. Questo shift comporta una serie di cambiamenti metabolici importantissimi nell’organismo che poi esitano in quello che è il processo che dà il nome a questa tipologia di dieta, la chetosi, da cui la dieta chetogenica…”
Che cos’è la chetosi?
“La chetosi è quel processo chimico che l’organismo mette in atto quando, in assenza di fonti glucidiche, deve accedere per forza, per il mantenimento, per la sopravvivenza, attraverso degli adattamenti metabolici molto complessi, alle fonti lipidiche” prosegue la Professoressa nella nostra intervista “I corpi chetonici, da cui la chetosi e quindi la dieta chetogenica, sono dei potentissimi produttori di energia che vengono utilizzati da tutti i tessuti dell’organismo tranne che dal fegato… Questi corpi chetonici ci permettono, una volta prodotti in quantità sufficienti, non solo di vivere ma di migliorare alcune condizioni generali.”
Per chi è indicata la dieta chetogenica
“Il primo utilizzo della dieta chetogenica è stato nelle epilessie intrattabili, soprattutto dei bambini, in cui i farmaci avevano fallito. L’induzione della chetosi ha permesso a molti bambini con epilessia non controllabile di sopravvivere e di controllare questa condizione drammatica, così come nei soggetti adulti. Da quel momento in poi la dieta chetogenica è diventato uno strumento soprattutto indirizzato al benessere delle cellule nervose“.
“Oggi ci sono moltissimi trial in corso nella letteratura scientifica che testimoniano come possa essere efficace, per esempio, nel miglioramento dei processi di protezione, nella neurodegenerazione, addirittura nel trattamento delle malattie discinetiche, quindi Parkinson e parkinsonismi, nell’ambito strettamente neurologico e al contempo, essendo una dieta in cui vengono azzerati tutti quei processi che dipendono direttamente dall’uso dei carboidrati, quindi cereali, pasta, pane e loro derivati.”
Sono necessarie delle precauzioni
“E’ una dieta che, trattata da mani esperte, permette un riequilibrio nelle alterazioni metaboliche che ad esempio possono esistere nelle obesità, nel diabete tipo 2, non nel diabete tipo 1 perché la chetosi in questo tipo è pericolosa. Non va mai consigliata a pazienti che fanno terapia insulinica, e permette di usufruire dei depositi lipidici in abbondanza favorendo la riduzione della massa grassa sia viscerale sia sottocutanea, quindi dà un grosso aiuto negli obesi e nei dismetabolici in generale. Problemi? Uno, non va mai autogestita, perché espone l’organismo a un netto aumento dell’acidità fissa…”
Dieta chetogenica e terapia nutrizionale
La ricerca nutrizionale di Gemelli Health System ha lavorato per sviluppare una formula che unisce gli effetti positivi della dieta chetogenica a quelli di specifici nutrienti funzionali nei confronti dei deficit cognitivi, ovvero sostanze ad azione sul sistema colinergico, nootrope, sostanze ad attività̀ anti–amiloidogenica, modulatori del flusso cerebrale, sostanze con attività antinfiammatoria e antiossidante fra le principali.
GEMELLIHEALTH™ COGNIT-ONS è un Alimento a Fini Medici Speciali (AFMS) indicato per la gestione dietetica del deficit nutrizionale di soggetti affetti da declino cognitivo.
La formula è stata strutturata come una miscela modulare per dieta chetogenica (rapporto lipidi/glucidi-protidi di 3:1) ed è caratterizzata dalla presenza di nutrienti essenziali che consentono una naturale induzione della chetosi metabolica. La formula è stata arricchita con altri nutrienti ed estratti naturali utili nell’ambito del declino cognitivo.
La presenza di trigliceridi a media catena in rapporto specifico con altri macronutrienti consente l’induzione della chetosi metabolica in maniera più rapida, efficiente e sicura.