Vogliamo approfondire – in parallelo con il sito CEMAD, che ringraziamo – un lavoro scientifico di estremo interesse in tema di Nutrizione e Pandemia COVID 19 di cui era stata data notizia pochi giorni fa nella rubrica dedicata alla Ricerca UCSC.
Il titolo originale dell’articolo è “Il ruolo della nutrizione nella pandemia da COVID-19” e ne parliamo con uno degli autori, la Dr.ssa Maria Chiara Mentella (UOC di Nutrizione Clinica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS) cui rivolgiamo la prima domanda: “Dottoressa Mentella, da che presupposti siete partiti nel vostro lavoro?”
“Facciamo innanzitutto una sintesi della situazione pandemica” è l’esordio della Dr.ssa Mentella “Le manifestazioni cliniche della SARS-CoV-2 spaziano dall’infezione asintomatica all’ insorgenza di polmonite grave, insufficienza respiratoria acuta, acidosi, alterazioni della coagulazione fino alla grave insufficienza d’organo e alla morte . In uno spettro così sfaccettato di manifestazioni cliniche, è fondamentale identificare eventuali fattori predittivi associati a esiti lievi, gravi o fatali”.
D: Avete quindi identificato i fattori?
“Nello scenario pandemico COVID-19, diversi aspetti sono stati correlati con ricoveri di pazienti più gravi in ospedale, un più alto tasso di complicanze, tempi di recupero più lunghi e un tasso di mortalità ancora più elevato. In particolare, studi recenti hanno riportato come proprio la malnutrizione sia uno degli elementi cruciali che possono essere predittivi di un recupero più lento, o di nessun recupero, nei soggetti interessati“.
D: Estremamente interessante, entra in gioco l’indebolimento del sistema immunitario in questo quadro?
“Certo, la nutrizione è fondamentale per sostenere il sistema immunitario. In letteratura, sempre più evidenze sottolineano come la malnutrizione influenzi negativamente la funzionalità del sistema immunitario, compromettendo la protezione dalle infezioni” sottolinea la Dr.ssa Mentella, che prosegue “il nostro articolo sottolinea la complessa relazione tra infezione da SARS-CoV-2 e stato nutrizionale e gli effetti della malnutrizione in termini di gravità della malattia, tempo di recupero dei pazienti, incidenza di complicanze e tasso di mortalità”
D: Normalmente siamo abituati ad associare la malnutrizione a un aspetto macilento e gracile, è così?
“Esiste – ed è stata evidenziata per COVID 19 – la condizione di malnutrizione per eccesso (obesità) è la replica della Dr.ssa Mentella, che prosegue “diversi studi hanno dimostrato che l’obesità è un fattore di rischio prognostico negativo nella progressione della malattia COVID-19 ed è associata ad un aumento della mortalità, alla necessità di supporto ventilatorio meccanico e al ricovero ospedaliero. Gli effetti dell’obesità sono indipendenti dall’età, dal sesso del paziente o dalla presenza di comorbidità”.
“Ovviamente incontriamo anche la malnutrizione per difetto (undernutrition) sottolinea la dr.ssa Mentella “e qui diversi studi hanno dimostrato che la malnutrizione per difetto è un fattore prognostico di rischio negativo, essendo correlata a maggiore durata della degenza ospedaliera, aumento del rischio di ulteriore ricovero, forme più gravi di malattia e morte“.
“Ricordiamo anche che una vasta gamma di manifestazioni cliniche tipiche del COVID-19 (difficoltà respiratorie che limitano i pazienti, perdita del gusto e dell’olfatto, sensazione di stanchezza) possono interferire negativamente con il comportamento alimentare.”
D: Quali contromisure si possono attuare per rompere il “circolo vizioso” di cui trattate nell’articolo, costituito da uno “stato di malnutrizione che determina una compromissione del sistema immunitario e ciò predispone alle infezioni in generale e all’infezione da SARS-COV2 e questa, a sua volta, causa malnutrizione“?
“Facciamo riferimento a recenti studi che valutano la possibilità di interventi nutrizionali da attuare in combinazione con trattamenti farmacologici in ambito clinico per prevenire, supportare e superare l’infezione da SARS-CoV-2. Ci riferiamo all’utilizzo di probiotici, acidi grassi omega 3, vitamine A, C, D e zinco utili per i loro effetti benefici sul sistema immunitario.”
D: Come sempre le chiediamo una sintesi a conclusione Dr.ssa Mentella, quale può essere su questo tema?
“La correlazione tra stato nutrizionale, risposta immunitaria e gravità delle manifestazioni cliniche nei pazienti affetti da COVID-19 è piuttosto chiara. Per questo è essenziale concentrarsi sulla prevenzione della malnutrizione in tutte le sue forme (sottopeso, sovrappeso, obesità) promuovendo un’alimentazione sana e sane abitudini di vita.”
“Aggiungerei inoltre, è il messaggio finale della Dr.ssa Mentella “che alla luce delle recenti evidenze, la valutazione dello stato nutrizionale e un intervento nutrizionale personalizzato rappresentano un aspetto di rilevante importanza nel trattamento del paziente affetto da infezione da SARS-CoV-2.”